VARI TESTI DEL MAGGIO

Maggio 2006
 
La squadra del Braccagni
si viene a ritrovare
perché il Maggio a voi vuoi cantare
 
La rondine dal mare
ormai é arrivata
col volo bello riempie la giornata (rip.)
 
Dei fiori c’é parata
nei rami e nelle fronde
che il maggio porti a voi note gioconde
 
Le gioie più profonde
la vita vi regali
che ci sia solo bene e niente mali (rip.)
 
Rinascano le ali
della democrazia
e custodita in ogni cuore sia
 
Il Maggio porta via
il freddo ed il maltempo
e sia messe abbondante di frumento (rip.)
 
Con grande sentimento
il poeta è qui venuto
e insieme a tutti porge un gran saluto
 
Ormai è risaputo
A Braccagni è gioia vera
l’appuntamento al Campo della Fiera. (rip.)



La Ballata dei ricordi
 
Rinasce la farfalla è primavera
ed ogni cuor è pien di gioia vera
è ritornato Maggio bello e gaio
con il poeta e anche l’alberaio
 
Il sole si nasconde al tramonto
lascia nei cuori un po’ di nostalgia
ma quando torna l’alba la mattina
tutto sembra assai bello più di prima
 
Rit. La squadra canta i canti con ardore
porta felicità in ogni cuore
tutto trascorre tutto fugge via
ma l’importante è farlo in allegria
 
In questo mondo che corre veloce
nessuno ha tempo per la tradizione
ma noi lo cantiamo a grande voce
per tutti il nuovo Maggio è l’occasione
 
per ricordare quando da bambini
felici si correva per i campi
tutto pareva grande e tutto bello
co’ un fiore in bocca al suon di uno stornello
 
Rit. La squadra canta i canti con ardore
porta felicità in ogni cuore
tutto trascorre tutto fugge via
ma l’importante è farlo in allegria
 
ed il progresso tutto via spazza
è il caro prezzo dell’evoluzione
ma con l’aviaria e la mucca pazza
per tutti è una grande confusione
però miei cari amici ricordate
che il mondo in fondo lo facciamo noi
le cose che ora noi abbiam lasciate
non le possiamo più rifare poi
 
Bit. La squadra canta i canti con ardore
porta felicità in ogni cuore
tutto trascorre tutto fugge via
ma 1’ importante è farlo in allegria

Maggio allegro
 
Si sveglia la campagna é primavera
si sente già cantar la capinera
Già spuntano le messi verdi e abbondanti
e noi portiamo allegri i nostri canti
 
E’ il mese degli allori e dei colori
inebria i nostri sensi coi suoi profumi
Infiamma ancora tutti i nostri cuori
rinnova in tutti noi vecchi costumi
 
R .Maggio il nobil mese
invita a nuove imprese
torna la rondinella
che un di era partita
nella natura bella
si rinasce a nuova vita (rip.)
 
Si vede la farfalla in mezzo al prato
il cucco canta forte con tutto il fiato
e sbocciano le rose e i biancospini
al canto allegro di noi maggerini
 
E mentre il poeta e l’alberaio
intonano ottave col corbellaio
Proseguiamo il cammino su quella pista
a dolci note del fisarmonicista
 
Rit. Maggio il nobil mese
invita a nuove imprese
torna la rondinella
che un di era partita
 nella natura bella
si rinasce a nuova vita (rip.)
 
E qui cogliamo insieme l’occasione
di salutare tutte le persone
In mezzo a questa grande meraviglia
si fa omaggio a tutta la famiglia
 
il sangue scorre forte nelle vene
Andando incontro al nuovo mattino
allegri riprendiamo il cammino
 
Ri Maggio il nobil mese
invita a nuove imprese
torna la rondinella
che un di era partita
nella natura bella
si rinasce a nuova vita (rip.)
E con l’augurio forte di tanto bene

Maggio Lungo
 
Siam venuti a cantare il Maggio
qui sull’uscio della sposa
ma la sposa é andata via
é nel campo a coglier fiori
ne ha raccolti una paniera
per portarli a primavera
primavera prima e poi
canterem Maggio per voi
Ragazzette che dormite
sulle piume riposate
le finestre vostre aprite
c’è la luna che vi fa lume
benedetta questa casa
benedetto chi ci sta dentro
muratore che 1’ hai murata
Dio ti porti al Salvamento
Ecco il ridente Maggio
ecco quel nobil mese
che viene a dare imprese
ai nostri cuori
e viene a dare imprese
ai nostri cuori
é carico di fiori
di rose e di viole
risplende con il sole
ogni riviera
risplende con il sole
ogni riviera
Poeta: Io son venuto per ambasciatore
davanti a voi o magnifica donzella
qui mi ha mandato il vostro caro amore
per lui vi parlo per lui una favella
e vi saluta tante volte tante
quante ne può pensar la vostra mente
Ecco la primavera
ecco il tempo novello
tornar radioso e bello
e più giocondo
tornar radioso e bello
e più giocondo
Ragazzette pomposelle
che di festa vi vestite
vi mettete le sottanelle
di tre sorte ricamate
di tre sorte di tre colori
di tre sorte di tre colori
ecco Maggio rose e fiori
 
Ecco maggio ben venuto
pure il Cucco l’ha saputo
l’ha saputo giù nel piano
dove spiga l’orzo e il grano
dove spiga l’orzanella
ecco Maggio bambina bella
dove spiga l’orzanella
ecco Maggio bambina bella
Se ci date anche il prosciutto
c’è un compagno tanto ghiotto
pure quello noi pigliamo
se lo mangerebbe tutto
e vi dico chi é quello
quel che porta il canestrello
e vi dico chi è quello
quel che porta il canestrello
  
Ecco chiuso il nostro canto
e con lacrime di pianto
si congiunge gioia e riso
e con festa ed argomento
cambia suono ogni strumento
e con festa ed argomento
cambia suono ogni strumento
e con festa ed argomento
cambia suono ogni strumento
e con festa ed argomento
cambia suono ogni strumento
 
Padrone di casa
Per quest’anno é andata male
poco grano poca farina
piccolino era il maiale
poco vin nella cantina
 
Poeta
che v’entrasse la volpe nel pollaio
che si mangiasse tutte le galline
che v’entrasse i ladri nel granaio
che si muffasse il vin nelle cantine
un ‘accidente al padre e uno alla figlia
e il rimanente a tutta la famiglia
 
Alla barba del contadino
s’é mangiato l’uva bianca
se ci piglia sulla pianta
chi sà quante ce ne dà
se ci piglia sulla pianta
chi sà quante ce ne dà
 
Alla barba del contadino
s’è mai l’uva nera
se ci piglia sulla sera
chi sà quante ce ne dà
se ci piglia sulla sera
chi sà quante ce ne dà
 
 Alla barba del contadino
s’è mangiato l’uva bianca
se s’accorge che gli manca
chi sà quante ce ne dà
se s’accorge che gli manca
chi sà quante ce ne dà
 
Siam Maremmani
evviva il vin
Siam Maremmani
evviva il vin
Siam Maremmani
evviva evviva
siam Maremmani
evviva il fiasco del vin

Maggio operaio
 
E’ tornato pieno di pace e speranza,
con il sole forte del suo grande raggio,
questo maggio che rinnova l’alleanza,
 con la novella stagion.
Il profumo della nuova primavera,
 porti dentro al cuor di tutti l’armonia,
concretezza e una promessa più vera,
di diritti e liberta.
RiL Primo maggio che ti acclamano i cantori,
quando nasci nell’aria senti già
è il primo maggio la festa del lavoro
 un ramettin di alloro ti voglio regalà.
Sacro maggio di natura immensa e gaia
porto al ciel le mani per recarti omaggio,
questo e il grido della gente tua operaia,
che si vuole far sentir.
Il lor grido che riecheggi per le valli,
che raggiunga tutte le città e i paesi,
e che vada ad abbassa la cresta ai galli,
che ci voglion comandar.
Rit. Primo maggio che ti acclamano i cantori,
quando nasci nell’aria senti già
è il primo maggio la festa del lavoro
 un ramettin di alloro ti voglio regalà.
Più frumento più colture più abbondanza,
 porta intorno il tuo spirito fecondo,
sei una festa, una poesia, una vacanza,
che ci fa sempre sognar.
Come dalle ceneri nasce la vita,
dall’inverno tu rinasci luminoso
 fonte immensa di una luce che infinita
sempre ci illuminerà
Rit Primo maggio che ti acclamano i cantori,
quando nasci nell’aria senti già
è il primo maggio la festa del lavoro
un ramettin di alloro ti voglio regalà.

Viene la primavera
 
Siamo venuti per cantare il maggio
siamo venuti a portar la nuova
 che la natura con il suo coraggio
 tutti i colori del campo rinnova
E lo cantiam con la gioia nel cuore
 il dolce suono della primavera
stagione degli amor cara e sincera
figlia della poesia e del calor
Rit viene la primavera
splende il sole alla sera
tutto profuma d’amor
maggio alla sua maniera
splende con voce fiera
mese dei lavorator
Nell’aria vola già nuova speranza
porta sembianze di bella stagione
 che riaccende in tutti nuova speranza
e la compie cosi la sua missione
Per l’accoglienza diam ringraziamento
a queste genti che ci hanno ospitato
che sia abbondante il grano e il frumento
che maggio sia con voi benefattor
Rit viene la primavera
splende il sole alla sera
tutto profuma d’amor
 maggio alla sua maniera
splende con voce fiera
 mese dei lavorator
Ora vola nel del la rondinella
giunta da terre a noi molto lontane
torna a brillar lassù come una stella
in queste nostre terre maremmane
Tanta bellezza c’hai senza contegno
quando in verde la spiga si cobra
cara maremma sei proprio il disegno
della primavera che sta a venir
Rit. viene la primavera
splende il sole alla sera
tutto profuma d’amor
maggio alla sua maniera
splende con voce fiera
mese dei lavorator

Serenata burianese
 
Siamo venuti a far la serenata
padron di casa se contento siete
 so che ci avete una figlia garbata
e sotto dei vostr’occhi la tenete.
Rit Se dormi svegliati fanciulla adorata
la serenata la canto per te.
Ditegli che c’é uno dei suoi amanti
la viene a visitar con suoni e canti
ditegli che c’é uno dei suoi amori
la viene a visitar con canti e suoni.
Rit Se dormi svegliati fanciulla adorata
la serenata la canto per te.
Svegliati o cara e mettiti quei panni
levalo questo cuor da tanti affanni
 svegliati o cara e mettiti a sedere
levalo questo cuor da tante pene.
Ril. Se dormi svegliati fanciulla adorata
la serenata la canto per te.
 


Serenata alla libertà
 
Mia dolce musa ridestati
dal sonno che ti ha rubata
 dall’utopia tu resuscita
dolce e ancor più sospirata
Maggio riscopre i colori
della speranza più lieta
 con i suoi liberi cori
di te diviene poeta
Rit. Il nuovo sole darà
la libertà nelle parole
La voce tua me la mormora
 il cinguettar degli uccelli
dentro serate di porpora
colore dei tuoi capelli
La mite aria carezza
le belle forme dormienti
con la tua uguale dolcezza
le fa tornare viventi
Rit.. Il nuovo sole darà
la libertà nelle parole
E’ primavera e la musica
ha perso le tue parole
inni che l’animo dedica
scaldato da questo sole
Mia musa libera e forte
 i bei ruscelli ti narrano
col cercar pace in morte
d’impeto e rombo giù scorrono
Rit.. Il nuovo sole darà
la libertà nelle parole

Pecoraro
 
«Quando ci vai in Maremma
 bel pecoraio d’amor sei caro, ohimé!
 Quando ci vai in Maremma?
io vo venir con te!»
«Ventitré di settembre,
bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Il ventitré di settembre
io vo venir con te!»
«Che vuoi venire a fare,
 bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Che vuoi venire a fare?
e vuoi venir con me!»
«Far l’erba al tuo cavallo
 bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
Far l’erba al tuo cavallo
io vo venir con te!»
«Con che la segherai
 bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Con che la segherai?
e vuoi venir con me!»
Con la falce del grano
bel pecoraro, d’amor sei caro ohimè!
Con la falce del grano
 io vo’ venir con te!»
Dove là dormirai
 bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Dove la dormirai?
e vuoi venir con me!»
Accanto al tuo costato
 bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
Accanto al tuo costato
io vò venir con te!»
Ti verranno i figlioli
 bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Ti verranno i figlioli
e vuoi venir con me!»
Saranno i miei e i tuoi
 bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
Saranno i miei e i tuoi
io vo’ venir con te
Du’ le farai le pezze,
bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Du’ le farai le pezze?
e vuoi venir con me
Le tue bianche camicie
bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
Le tue bianche camicie
io vo venir con te!»
Du’ le farai le fasce
 Bell’Angelina, rosa meschina, ohimél
Du’ le farai le fasce?
e vuoi venir con me!»
La tua cintura d’oro,
 bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
La tua cintura d’oro
io vo venir con te»
Du’ li battezzerai,
bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Du’ li battezzerai?
e vuoi venir con me!»
In nel fiume Giordano,
bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
In nel fiume Giordano
io vo’ venir con te.
Dove l’allatterai
 Bell’Angelina rosa meschina, ohimé!
Dove l’allatterai?
e vuoi venir con me!»
L’attacco ai mio costato
 bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
L’attacco al mio costato
io vo’ venir con te!»
Dove li cullerai
bell’Angelina, rosa meschina, ohimé!
Dove li cullerai?
e vuoi venir con me!
Sul basto del cavallo
bel pecoraro, d’amor sei caro, ohimé!
Sul basto del cavallo
io vo’ venir con te.»

Maremma amara
 
Tutti mi djcon Maremma Maremma
e a me mi pare una Maremma amara
L’uccello che ci va perde la penna
io vi ho perduta una persona cara
Sia maledetta Maremma Maremma
sia maledetta Maremma e chi l’ama
Sempre mi piange il cuor quando ci vai
perché ho paura che non tornerai
Sempre mi piange il cuor quando ci vai
perché ho paura che non tornerai.

Trescone
 
Svegliatevi dal sonno, ‘briaconi,
 che giunta l’é per noi la gran cuccagna
S’ha da mangia’ de’ polli e de’ piccioni,
e ber del vin che vien dalla campagna.
E la Menica con i’ cembalo la frullana la sonerà
E la Menica con i’ cembalo la frullana la sonerà
 Addio Carola, Carola addio.
Sarà de’ nostri anche. Peppin del Noce
e detto gli ho che porti l’organino
giusto ne ha compro uno a sette voce
 lo fà cantà che sembra un calderino.
 Gli é un tremoto, gli è un accidente
tutti i versi li sa fa’.
Gli é un tremoto, gli è un accidente
tutti i versi li sa fa!.
Addio Carola, Carola addio.
Avevo anche invitato i’ so’ Priore
perché anche lui venisse a i’ ritrovato,
 ma gli ha mandato a di’ pe i’ servitore
che gli é ni’ letto tutto ammalazzato.
Gli é in cucina con la su’ serva
a aiutargli a risciacquà
 Gli é in cucina con la su’ serva
a aiutargli a risciacquà.
Addio Carola, Carola addio.

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