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Cantamaggio nelle scuole
Di Enrica Barbieri e Marco Pascucci
L'idea di portare il Cantamaggio nelle Scuole è nata dal desiderio di non
perdere le tradizioni locali, e si è sviluppata per mezzo di incontri fra
persone di Montereggio e del Centro Studi Montereggio Lunigiana, come
Luigi Lanzi, Fiorenzo Simonelli, Antonio Guscioni e Gianni Tarantola.
Tutto questo è stato proposto al Direttore Didattico Angelo Ferdani
dell'Istituto Comprensivo Giulio Tifoni di Pontremoli da alcune
insegnanti.
L'idea è stata accettata, e sottoposta al Collegio Docenti che ha permesso
di inserirlo in un progetto più ampio, denominato "Archivio della
Memoria".
Il progetto "Archivio della Memoria", con una notevole integrazione sul
Canto del Maggio, è stato realizzato dalla Scuola Elementare di Arpiola di
Mulazzo appartenente all'Istituto Comprensivo Giulio Tifoni di Pontremoli
e dalla Scuola Elementare Pagazzano di La Spezia.
Tutto il progetto si è svolto a scuola, dedicato allo studio della storia,
delle tradizioni, dell'antropologia locale, coinvolgendo tutte le
discipline scolastiche.
Quest'anno il progetto "Archivio della memoria" è stato integrato da una
notevole parte riguardante il Canto del Maggio, che musicalmente ha avuto
come riferimento l'insegnante Stefania Gussoni.
Il Progetto è stato apprezzato anche fuori provincia, ed il Capomaggio di
Cavanella Val di Vara è riuscito a coinvolgere anche un folto gruppo di
bambini di La Spezia.
Giorgio "Getto" Viarengo ed Antonio Guscioni hanno trasmesso i valori
fondamentali del Cantamaggio conversando con le scolaresche.
Tra i materiali di studio e consultazione, è stato usato il CD Rom della
rassegna di Montereggio, la rivista "Il Cantastorie" e la rivista "Le
Apuane".
La prima rappresentazione pubblica di questo Cantamaggio dei Giovani si è
tenuta a Fivizzano all'interno di una manifestazione culturale.
La verifica di quanto è stato svolto in campo musicale, è avvenuta il 2
maggio 2004 a Montereggio di Mulazzo con il supporto operativo di Gianni
Tarantola e di Tiziano Fogola.
A questa Prima Rassegna del Cantamaggio dei Giovani erano presenti i
bambini delle classi III, IV e V di Arpiola e 40 alunni di La Spezia,
numerosi genitori, il sindaco di Mulazzo Sandro Donati, gli assessori
Luisa Bruscaglia e Mariangela Bestazzoni. Queste ultime sono anche
insegnanti, e ciò ha reso più agevole il coinvolgimento e la
collaborazione di tutte le istituzioni locali.
La giornata è iniziata con il saluto del sindaco di Mulazzo che ha
spiegato le ragioni del proprio coinvolgimento. E' seguita la
presentazione del progetto da parte delle insegnanti e del rappresentante
della scuola di La Spezia.
Tutte le presentazioni hanno rilevato che conoscere il passato serve per
capire il presente e progettare il futuro.
In seguito il direttore del centro studi CSML Prof. Luigi Lanzi ha
brevemente presentato un video che riguardava la rassegna interregionale
del Cantamaggio tenuta a Montereggio il 27 aprile 2003.
Durante la proiezione, i piccoli maggianti non seppero trattenersi dal
cantare i brani che conoscevano; questa manifestazione è stata la più
autentica, perché la più intima prova della riuscita del lavoro svolto.
La manifestazione è continuata sulla piazza di Montereggio sulla quale i
bambini maggianti alternandosi ai maggianti locali, hanno eseguito brani
delle rispettive ritualità.
La giornata si è conclusa con il pranzo sociale e, per i bambini, tanti
giochi e gelati.
A Piacenza, città dove lavoriamo, in questo periodo non si da ancora molto
spazio alla ricerca storica della cultura popolare, a parte qualche
eccezione come il Preside Pierluigi Paraboschi, scrittore di testi su
questi temi.
Le attività su questi argomenti sono gestite dall'Assessorato Formazione
Diritto allo Studio, purtroppo non sempre in collaborazione con
l'Assessorato alla Cultura.
In ogni modo, nelle scuole, il lavoro viene svolto, e con entusiasmo.
A fine maggio, cinque classi delle Scuole Elementari Giuseppe Mazzini e
Caduti sul lavoro, di Piacenza, insieme ad una classe di Guardamiglio
Lodi, hanno preparato brani musicali riguardanti il periodo che va
dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale, servendosi anche
dell'analisi linguistica e storica, dell'osservazione di fotografie
d'epoca, della lettura di documenti riguardanti il lavoro e l'emigrazione,
ed ascoltando anche filastrocche e ninnenanne cantate da persone anziane e
registrate nei luoghi d'origine, sparsi in tutta l'Italia.
La verifica finale del lavoro eseguito è consistita in uno spettacolo
effettuato dagli alunni insieme al gruppo Controcanto, nell'ex chiesa
Sant'Ilario di Piacenza.
Alcune classi si sono preparate anche i costumi di scena intonati ai brani
rappresentati.
Sono stati eseguiti e studiati canti di lavoro, di emigrazione e, per i
più piccoli, filastrocche e ninnenanne.
L'attività è stata supportata dal gruppo Controcanto con i professori
Liliana Nissiam e Giorgio Botta dell'Università Statale di Milano e
dall'esperta musicologa Grazia Grossetto.
Traggo il significato di tanto lavoro dalle parole di un bambino: "La
storia non la fanno solo i ministri ed i generali, ma anche noi persone
semplici che tiriamo la carretta ogni giorno.
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